filastrocche
1. La testa del chiodo
La palma della mano
i datteri non fa,
sulla pianta del piede
chi si arrampicherà?
Non porta scarpe il tavolo,
su quattro piedi sta:
il treno non scodinzola
ma la coda ce l’ha.
Anche il chiodo ha una testa,
però non ci ragiona:
la stessa cosa capita
a più d’una persona!
2. Filastrocca impertinente
Filastrocca impertinente,
chi sta zitto non dice niente,
chi sta fermo non cammina,
chi va lontano non s’avvicina,
chi si siede non sta ritto,
chi va storto non va dritto,
e chi non parte, in verità,
in nessun posto arriverà.
3. Speranza
S’io avessi una botteguccia
Fatta d’una sola stanza
Vorrei mettermi a vendere
Sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
Ad un solo cliente
Quanto basti per sei.
E alla povera gente
Che non ha da campare
Darei tutta la mia speranza
Senza farla pagare.
4. Stracci! Stracci!
O cenciaiolo, che hai nel sacco?
“Una scarpa senza tacco,
un vecchio abito da sera
con più buchi del groviera,
un tamburo senza pancia,
un piattino senza mancia,
una giacca senza bottoni,
una bretella senza calzoni,
e in fondo in fondo, col naso per terra,
un ministro della guerra”
5. I colori dei mestieri
Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s’alzano prima degli uccelli
e han la farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell’officina
hanno una bella tuta azzurrina,
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano nemmeno un dito,
ma il loro mestiere non è pulito.
6. Gli odori dei mestiere
Io so gli odori dei mestieri:
di noce moscata sanno i droghieri,
sa d’olio la tuta dell’operaio,
di farina sa il fornaio,
sanno di terra i contadini,
sul camice bianco del dottore
di medicine c’è un buon odore.
I fannulloni, strano però,
non sanno di nulla e puzzano un po’.