Campagna Arciragazzi nazionale 2012: Ci vuole un bambino per educare un villaggio
“Ci vuole un bambino per educare un villaggio”
Un manifesto educativo
Presidenza Nazionale di Arciragazzi
“Per educare un bambino ci vuole un villaggio”. Si dice sia un proverbio africano.
Di certo, quel “per educare un bambino ci vuole un villaggio” intende sottolineare come “tirar su” un bambino sia una questione che va ben oltre il padre e la madre e va a coinvolgere le persone di un intero contesto, ognuno con le proprie responsabilità nell’offrire una prospettiva utile e complementare all’educazione di chi cresce.
Per il 2012 l’Arciragazzi, invece, ha voluto giocare con l’assunto del “proverbio” capovolgendone la formulazione.
Un paradosso, quel che ne deriva? Forse.
Quel che è certo è che si vuole offrire uno stimolo alla riflessione e, al contempo, offrire una prospettiva sull’educazione che veda sì la centralità del bambino, ma in termini non soltanto ricettivi, ma, paradossalmente, educativi nei confronti dei grandi.
È possibile?
“Ci vuole un bambino per educare un villaggio”
La presenza di un bambino costringe i grandi a prenderne atto adattando i propri comportamenti. È possibile farlo tenendo conto del suo essere soggetto di diritto?
Secondo l’Arciragazzi, sì.
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