Dal 2003 la sezione di Rifondazione Comunista di Bagnolo Mella ha investito nella sua festa di autofinanziamento lo spazio per i bambini e le bambine, insomma per i giovani che non sono considerati, di solito, nelle feste tradizionali (a parte un interesse di tipo economico).

Da questa data ad ora la presenza costante di Arciragazzi nelle serate di venerdì, sabato e domenica delle due settimane di festa, per un totale di 6 interventi, è stata significativa. Ogni anno si moltiplicano i bambini che aspettano questo appuntamento, anche quest’anno sta andando così. Gli interventi della scorsa settimana, 24, 25, 26 giugno lo hanno dimostrato: gli ultimi ad uscire dalla festa erano i bambini, soddisfatti di quanto avevano fatto.

La riflessione tra l’equipe di animatori è stata la seguente. È giunto il momento di investire a Bagnolo Mella in termini associativi.

Cosa intendo, che si deve trovare un luogo dove proporre a questi piccoli dei percorsi esperienziali dove possano esprimersi e dove possono incontrarsi tra di loro per poter fare attività diverse dal solito quotidiano. Per mettere in campo esperienze simili, è ovvio che per un’associazione come Saltabanco serve la collaborazione dei genitori che sono più sensibili alla questione della qualità della vita e del tempo libero dei ragazzi. Oltre ai genitori, potrebbero mettersi in gioco anche giovani (maggiorenni) interessati a far partire esperienze associative nell’ambito sociale e del tempo libero. È vero che in questi ultimi anni la difficoltà di fare volontariato è un dato di fatto, è vero anche  che non si attiva nessun cambiamento se non si parte dalle giovani generazioni. Questa è la sfida. Cosa propone dunque Saltabanco? Incontri con adulti che vogliono dedicare tempo alla qualità dello stare insieme, corsi di formazione per preparare chi poi lavorerà con i ragazzi, riflessioni sul tema dell’infanzia e dell’adolescenza per trovare soluzioni in loco a esigenze diversificate. Spero si possa aprire un confronto, anche sul nostro sito, per far partire qualcosa, come diceva il grande Munari “da cosa nasce cosa”.

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