262. Ci siamo anche noi
Un grosso pipistrello
davanti ad un ruscello
mangia dei calabroni
anziché dei mosconi.
La sua lingua, poveretta,
si gonfia molto in fretta,
così lui va dal dottore,
che lo cura con amore.
Con la lingua guarita
va a mangiarsi una granita.
La topina Camilla
beve la camomilla
con la sua cuginetta
e con una reginetta.
Cerca il barbera
che c'era ieri sera
e poi va in farmacia
con la sarta Lucia.
Quando torna indietro
trova il gatto Pietro
che gioca a pallone
con il cane Nerone.
Marco ha un cagnolino
che annusa un fiorellino.
La gallina fa le uova:
ne fa dieci e poi le cova.
Il gallo giallo fa un ballo
con la mucca e col cavallo.
Un enorme scarabeo,
che si chiama Galileo,
gioca con un calabrone
davanti alla televisione.
Il pipistrello Raffaello
si posa su un rastrello
e la civetta Elisabetta
mangia erba con la capretta.
Il riccio fa i capricci
e combina gran pasticci.
Incontra un pipistrello
che gli dà un ombrello,
poi incontra un serpente
che non gli dà proprio niente.
Allora se ne va via
e incontra sua zia,
poi incontra un pulcino
e con lui mangia un panino.
Il riccio pasticcione
è proprio un gran birbone:
punge di qua e punge di là,
così lo mandano in città.
Un cavallo di Novara
lo difende da Mara,
una grossa e grassa mucca
che col rossetto si trucca.
Un canarino mangia il grano
sotto il ponte di Milano:
un gatto è arrivato
e il canarino si è mangiato.
Sotto il ponte di Torino
c'è un altro canarino:
canta forte, canta piano...
è arrivato da lontano.
Sotto il ponte di Palermo
c'è un gatto che sta fermo:
sta aspettando un canarino
in arrivo da Torino.