302. Un puntino di fuoco
C’era una volta un “I” senza puntino:
gliel’aveva soffiato via
un vento sventato
scambiandolo per il cappellino.
Rimasto così
senza testa,
che male ci resta
quel povero “I”,
davanti ai suoi fratelli e ai suoi cugini
tutti ricconi e pieni di puntini.
Ma una matita rossa
che passava di là
gli regalò un puntino di fuoco,
rosso come la mela,
così bello e fiammante
che tutta la parentela
per gelosia
ci fece una malattia.