332. Sala d'aspetto

Chi non ha casa e non ha letto

si rifugia in sala d’aspetto,

di una panca si accontenta,

tra due fagotti s’addormenta.

Il controllore pensa:”Chissà

quel viaggiatore dove anderà?”

Ma lui viaggia solo di giorno,

sempre a piedi se ne va attorno:

cammina, cammina, eh, sono guai,

la sua stazione non trova mai!

Non trova lavoro, non ha tetto,

di sera torna in sala d’aspetto:

e aspetta, aspetta, ma sono guai,

il suo treno non parte mai.

Se un fischio echeggia di prima mattina,

lui sogna d’essere in officina.

Controllore non lo svegliare:

un poco ancora lascialo sognare.

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