Le fiabe e le filastrocche di Saltabanco

La raccolta di fiabe e filastrocche di Saltabanco.
Ogni giorno (o quasi) una fiaba o una filastrocca. Potete vedere anche nell'area documentale, qui.
Buon divertimento!

Tutte le filastrocche qui raccolte sono state inventate da Saltabanco o raccolte tra quelle più belle di diversi autori, nel corso degli anni. Saltabanco è a disposizione di chiunque volesse qualche informazione o chiarimento in più.

154. Perché l’ortica punge?

Cerco un’ortica che non punga,

la cosa più corta che sia la più lunga,

il sole freddo, il ghiaccio che bolle,

il buio che brilla, il marmo molle…

Ma certe cose si troveranno

quando di luglio sarà il capodanno.

 

Canta canzone,

la lima non è il limone,

canta stornello,

la cappa non è il cappello,

la buca non fa il bucato,

e l’amo non è l’amato,

d’estate lo studente

un giorno studia poco

e l’altro niente…

153. Perché i nomi li scelgono i genitori e non li lasciano scegliere ai figli?

Sarebbe tanto bello

che la gente portasse il nome

scritto sul cappello:

“Renata”, “Gino”, “Carla”.

Così si saprebbe subito

con chi si parla…

Vedo già le etichette

decorate, ricamate

su berretti e bombette…

Ma poi, dirà la gente,

l’ etichetta cosa conta

se dentro, nella testa, non c’è niente?

152. Perché abbiamo il giorno e la notte?

Il mattino fa ogni giorno

il giro del mondo

a destare le nazioni,

gli uccelli, i pesci, i mari,

i maestri e gli scolari.

Da oriente ad occidente

i bidelli spalancano i portoni,

i gessetti cominciano a cantare

sulle lavagne nere

in tutte le lingue.

Si fa un po’ per uno a studiare,

e quando a Pechino

i ragazzi vanno a giocare

entrano in classe quelli di Berlino;

e quando vanno a letto ad Alma Atà

il problema si svolge a Bogotà.

Così a turno si dorme e si lavora

perché non vada perduto

nemmeno un minuto.

151. Perché si parla?

Seguendo le tue parole

come tracce sul sentiero

sono entrato nella tua testa,

ho visto ogni tuo pensiero,

ho visto che passavano

le cose che tu dici.

Segno che sei sincero,

leale con gli amici.

I miei pensieri e i tuoi

si sono stretti la mano:

in due si pensa meglio

e si va più lontano.

150. Perché il disco suona?

Tanta gente che conosco

nella testa sai che ha?

Per cervello tiene un disco

che fa sempre: trallallà!

Quando s’alza la mattina

mette a posto la puntina.

149. Perché l’ago punge?

Pronto, pronto, parla il cervello!

Qui parla la lingua. Che debbo dire?

Dì qualcosa di buono e di bello,

che rallegri chi sta a sentire…

se dici cose impertinenti

ti farò cadere dei denti…

148. Perché a Roma il Carnevale finisce prima che a Milano?

Per il ricco – è naturale –

tutto l’anno è Carnevale;

per il povero, al contrario,

è Quaresima tutto il calendario.

147. Perché le Olimpiadi si chiamano così?

Quanto mi piace

questa guerra fatta di pace…

Ce ne vorrebbe una l’anno,

od anche un paio:

le Olimpiadi dell’acciaio,

del grano, del carbone…

Chissà quale nazione

vincerà

le Olimpiadi della felicità!

146. Perché quando il gallo canta chiude gli occhi?

Canta il gallo: “chicchirichì!

E’ arrivato il nuovo dì!

E’ un giorno mai visto in passato

che prima d’oggi non c’è mai stato.

Fategli festa perché dura poco

un bel giorno come un bel gioco.

Questa sera partirà

nè mai arriverà.

145. Perché non sentiamo la terra girare?

C’è un’astronave che si chiama Terra,

nello spazio lanciata

per un lungo viaggio.

Noi siamo l’equipaggio,

ognuno è passeggero e capitano.

Andremo lontano

Se avremo coraggio.

 

 

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