Le fiabe e le filastrocche di Saltabanco

La raccolta di fiabe e filastrocche di Saltabanco.
Ogni giorno (o quasi) una fiaba o una filastrocca. Potete vedere anche nell'area documentale, qui.
Buon divertimento!

Tutte le filastrocche qui raccolte sono state inventate da Saltabanco o raccolte tra quelle più belle di diversi autori, nel corso degli anni. Saltabanco è a disposizione di chiunque volesse qualche informazione o chiarimento in più.

124. Perché il cielo è blu?

Il cielo di Vienna

è lo stesso preciso

che c’è a Milano,

a Carpi e a Treviso:

beata la nuvola,

viennese o italiana,

che in cielo va e viene

e non paga la dogana

123. Perché l’arcobaleno esce quando piove?

Generale Temporale,

la battaglia è terminata:

per i tuoni e per i fulmini

fa suonar la ritirata.

Vittorioso già s’avanza

tra le nuvole il Sereno,

sventolando con baldanza

la bandiera arcobaleno.

122. Perché si nasce?

Questa è una storia vera:

Una volta Laila non c’era

E adesso c’è.

Come mai? Perché?

Laila è venuta al mondo

per vedere quant’è bello,

così largo e così tondo,

e invece cos’ha trovato?

Che è vecchio, storto

e mal combinato:

fa pena a guardarlo…

Rimbocca presto le maniche:

bisogna raddrizzarlo…

121. Perché io sono io?

Io son io e tu sei tu,

se siamo in tre siamo di più,

se siamo tutti siamo in tanti,

cacceremo birbe e birbanti.

120. Le rondini e gli alberi

Rondini fortunate,

ha due sole stagioni

il vostro calendario:

primavera ed estate…

Coi primi freddi, via,

di là dal mare in cerca

di un’altra primavera:

l’inverno, non sapete che sia.

Figlie privilegiate

della natura

ve ne state tutto l’anno

in villeggiatura

119. Perché gli scienziati vogliono andare sulla luna?

Di qui si vede finalmente

quanto piccola è la Terra:

non c’è posto per fare la guerra,

statevi in pace, gente con gente.

118. Le lacrime del coccodrillo

Un coccodrillo, narrano,

un cane divorò,

indi secondo il solito

in lacrime scoppiò

Ora ti penti! – dissero

del morto i cuccioletti.

Oh no, penso a voi miseri,

orfanelli e soletti…

Vorrei farvi raggiungere

il babbo or digerito:

ma con dolor confessovi

che non ho più appetito.

 

117. Perché i gatti vedono nell’oscurità?

Al tempo degli egizi

che bazza, mici miei;

abitavamo un tempio

ed eravamo dèi…

Tutti ci veneravano

e per tenerci cari

ogni dì ci nutrivano

dei bocconi più rari.

Oggi invece che strazio, non c’è più religione:

è tanto se ci buttano

un osso di cappone.

116. Perché parla il pappagallo?

Anche l’uomo-pappagallo

non è una rarità:

è un tal che molto parla,

ma pensare non sa.

115. Perché dormo quando sogno?

Com’è povero un cielo senza sole,

un uomo senza sogni…

Il pane non basta: ci vuole

un sogno per farlo più buono.

Ti dà più forza del vino sincero

un sogno che ha fretta

che da te solo aspetta di diventare vero.

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