'Io riattivo il lavoro' incontra Grasso: urgente approvazione della proposta di legge in Senato
Chiediamo che la proposta di legge sui beni confiscati, approvata in prima lettura alla Camera, sia discussa al più presto a Palazzo Madama, e che si arrivi ad una rapida approvazione. Lo abbiamo ribadito ieri al Presidente del Senato Pietro Grasso: sarebbe importante arrivare a questo risultato nell'anno del ventennale della legge 109/1996. Sarebbe utile che i presidenti dei gruppi parlamentari, e alcuni li abbiamo già incontrati (Movimento Cinque Stelle e PD), calendarizzassero rapidamente la discussione. Comunicato all'interno
Referendum No Triv: si voti lo stesso giorno delle amministrative
Al Presidente del Consiglio il referendum sulle trivellazioni fa paura, perché sa che la maggior parte degli italiani è contraria a mettere a repentaglio il paesaggio, il mare e settori vitali dell’economia come il turismo e la pesca, per estrarre quantità irrisorie di petrolio e gas. Per questo prima ha cercato di vanificarne i quesiti facendo approvare in fretta e furia provvedimenti studiati ad hoc, poi, visto che almeno un quesito ha passato il vaglio della Corte, passando al boicottaggio aperto. L’Arci chiede al Governo di fissare un Election Day, accorpando l’appuntamento referendario con il primo turno delle elezioni amministrative e invita a firmare la petizione per l’Election Day. Link e testo completo all'interno
Ancora stragi terroristiche per ostacolare i negoziati di pace
Il terrore globale continua a massacrare civili innocenti: quasi 200 vittime e oltre un centinaio di feriti il bilancio di due stragi avvenute nella giornata di ieri in Siria e Niger.La matrice comune quella jihadista: a Damasco, nel quartiere sud della città e vicino al santuario sciita di Sayyda Zeinab, l'attentato con un'autobomba e alcuni kamikaze è stato rivendicato da Daesh; a Maiduguri le milizie terroristiche di Boko Haram hanno incendiato il villaggio abitato da donne e bambini. Leggi tutto...
L'Arci si mette in rete: il progetto Arci 2.0
Finalmente l’Arci si mette in rete per davvero. Scambiare buone pratiche, promuovere campagne di impegno civile e solidale, valorizzare il patrimonio culturale diffuso dei nostri circoli, mettere ogni socio al centro delle opportunità, delle iniziative, della partecipazione associativa. Arci 2.0 ha cominciato a costruire, con il seminario di Milano di fine gennaio, il progetto di comunicazione integrata del sistema complesso Arci. Articolo di Francesca Coleti, responsabile Area Sviluppo e governo del sistema complesso
Saperi di frontiera. Una campagna di Arci e Rete della Conoscenza
L’Europa, dalla Danimarca alla Francia alla Germania, è attraversata da venti d’intolleranza che soffiano sempre più impetuosi. I governi - in particolare quelli guidati da partiti che fanno parte della famiglia dei democratici e socialisti - e le istituzioni europee sono incapaci di rispondere alla strumentalizzazioni delle destre, anche di quelle al governo come in Ungheria. Le violenze di Colonia a capodanno hanno prodotto un dibattito del tutto fuorviante, rilanciando argomentazioni e analisi dai tratti decisamente razzisti. Articolo di Filippo Miraglia vicepresidente nazionale Arci
Libertà per gli attivisti dei diritti umani in Egitto!
Il 25 gennaio è stato il quinto anniversario della rivoluzione egiziana, che depose il Presidente Mubarak per instaurare democrazia e giustizia sociale. Invece gli attivisti dei diritti umani egiziani sono sempre più colpiti, minacciati, perseguitati in processi politici e condannati a lunghi anni di prigione. La rete Euromed Rights lancia una petizione per chiedere ai Ministeri degli Affari Esteri europei di fare pressioni sul Presidente Egiziano per il rilascio immediato di tutti gli attivisti per i diritti umani. All'interno il link e le informazioni
Le organizzazioni sociali tunisine sulle proteste in corso nel paese
"Seguiamo con grande inquietudine il movimento di protesta dei richiedenti lavoro cominciato nel Governatorato di Kasserine dopo il 17 gennaio. Esprimiamo il nostro disappunto per l’incapacità dei vari governi che si sono succeduti a tracciare una politica economica in linea con le rivendicazioni all’origine dei sollevamenti popolari che hanno attraversato la Tunisia dopo il 2008. Di seguito il testo completo della dichiarazione congiunta delle organizzazioni della società civile tunisina sui gravi fatti che stanno accadendo nel paese.
Campagna per la candidatura delle isole greche al Nobel per la Pace
Dall’inizio del 2015, oltre 800mila profughi sono arrivati via mare alle isole greche del Mar Egeo orientale. Per far fronte alla situazione critica, gli abitanti delle isole di Lesvos, Chios, Kos e Samos, insieme ai volontari, hanno aperto le loro braccia e le loro case accogliendo migliaia di persone in fuga dalla guerra.La loro concreta solidarietà ha contribuito a eliminare la paura e il razzismo, inviando un messaggio di solidarietà, di umanità e di sostegno che ha toccato l’intero pianeta. Per questo su Avaaz è stata lanciata una petizione online per candidare al Nobel gli abitanti delle isole greche e tutti i volontari per la loro prova di solidarietà. Info e link all'interno