O spazzino che spazzi la via,

le foglie secche tu porti via:

le foglie che il freddo fece ingiallire

dove le porti dunque a morire?

 

Le porto in un luogo fuori mano,

né troppo vicino né troppo lontano,

dove stanno le cose passate

che la gente ha abbandonate:

la foglia caduta dalla pianta,

la canzone che più non si canta,

la corona dei re d’una volta

ormai per sempre morta e sepolta.

 

Sui rami le foglie torneranno,

ma i re per sempre dormiranno.

 

Buonanotte a tutti i re:

mia Repubblica, buongiorno a te.