E questa è la canzone

del povero Tommaso

che passava le giornate

a guardarsi la punta del naso.

 

Dalla mattina alla sera

al suo naso stava attento:

lo riparava dalla pioggia,

d’estate gli faceva vento;

 

se una mosca, per caso,

gli volava vicino

le gridava:-Pussa via!

Sta’ alla larga dal mio nasino.

 

Dove il suo naso finiva

per lui finiva il mondo:

non spinse mai più in là

il suo sguardo meditabondo.

 

E intanto che meditava

gli accadde pure questa:

la sua casa andò in rovina

e il tetto gli cadde in testa…

 

Lo fasciarono tutto quanto,

lo portarono all’infermeria,

lo si sentiva piangere

in Austria e in Ungheria.

 

Non piangeva per il tetto,

questo bravo Tommaso,

ma perché non vedeva più la punta del naso.