Chi non ha casa e non ha letto
si rifugia in sala d’aspetto,
di una panca si accontenta,
tra due fagotti s’addormenta.
Il controllore pensa:”Chissà
quel viaggiatore dove anderà?”
Ma lui viaggia solo di giorno,
sempre a piedi se ne va attorno:
cammina, cammina, eh, sono guai,
la sua stazione non trova mai!
Non trova lavoro, non ha tetto,
di sera torna in sala d’aspetto:
e aspetta, aspetta, ma sono guai,
il suo treno non parte mai.
Se un fischio echeggia di prima mattina,
lui sogna d’essere in officina.
Controllore non lo svegliare:
un poco ancora lascialo sognare.