Il povero Dario
è malato:
ha il “verbo solitario”…
qualcuno, invero, afferma
che non si tratta già
di un verbo, ma di un verme…
Ah, che ne sa la gente!
Domandatelo a lui come si sente,
qual è la causa del suo soffrire:
vi dirà, precisamente,
che sono i verbi in are, in ere e in ire.
Lo tormentano in tutti i modi:
indicativo, congiuntivo, eccetera.
Lo perseguitato
nel tempo passato
(sia prossimo che remoto)
e poco ma sicuro
gran noia gli daranno
anche nel futuro.
Che spasimi atroci
quando deve coniugare
nelle sue strane voci
un verbo irregolare.
Per fortuna non manca
un gerundio medicinale:
il malato, giocando,
dimentica tutto ogni male.