“Il gioco dei perché è il più vecchio del mondo. Prima ancora di imparare a parlare l’uomo doveva avere nella testa un gran punto interrogativo; ma di punti interrogativi sono tuttora pieni il cielo e la terra. […] Il bambino spara i suoi perché come una mitragliatrice. Le sue domande – serie, buffe, strane, divertenti, commoventi – piovono sulla testa dei genitori fitte come la grandine.”