Una volta ho incontrato
un proverbio dei tempi andati.
Mi ha detto: meglio soli
che male accompagnati.
Trascritto sul mio taccuino
il saggio ammonimento
ho deciso là per là
di fare qualche esperimento.
Ho provato a giocare
da solo al pallone:
nel “dribblare” me stesso
ho fatto un ruzzolone.
“Giocherò a nascondino”,
ho pensato per confortarmi.
Mi sono nascosto:
ma poi come fare per trovarmi?
Ho provato perfino
a rincorrere me stesso;
mi sono stancato
con ben poco successo.
Io sarò fatto mal,
avrò poco cervello:
per me quel vecchio proverbio
non è che uno scioccherello.
Ora ho scritto sul mio taccuino
in bella calligrafia
un proverbio di mia invenzione:
stare soli è una brutta compagnia.