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Le fiabe e le filastrocche di Saltabanco

La raccolta di fiabe e filastrocche di Saltabanco.
Ogni giorno (o quasi) una fiaba o una filastrocca. Potete vedere anche nell'area documentale, qui.
Buon divertimento!

Tutte le filastrocche qui raccolte sono state inventate da Saltabanco o raccolte tra quelle più belle di diversi autori, nel corso degli anni. Saltabanco è a disposizione di chiunque volesse qualche informazione o chiarimento in più.

142. Perché nel mondo ci sono tante razze e di tanti colori?

E’ vero che di fuori

gli uomini sono di tanti colori:

neri, bianchi, gialli, così così.

Ma dentro siamo tutti uguali

come tanti gemelli,

da Pechino a Canicattì

siamo tutti fratelli

tranne pochi elementi

che sono parenti

solo del portafoglio;

cognati e cugini

soltanto dei loro quattrini.

143. Perché non mi fai una poesia per Natale?

Quest’anno mi voglio fare

un albero di Natale

di tipo speciale,

ma bello veramente.

Non lo farò in tinello, lo farò nella mente,

dove non c’è soffitto

e l’albero può crescere

alto alto, dritto dritto,

quanto gli pare,

con centomila rami

e un miliardo di lampadine

e tutti i doni che non stanno

nelle vetrine:

un raggio di sole

per il passero che trema –

un ciuffo di viole

per il prato gelato –

la soluzione giusta del problema

più complicato

per lo scolaro debole in aritmetica –

un aumento di pensione

per il vecchio pensionato –

lo stipendio raddoppiato al professore di storia

e l’olio a buon mercato.

E poi giochi, giocattoli, balocchi

quanti ne puoi contare

a spalancare gli occhi:

un milione, cento milioni

di bellissimi doni

uno più gratis dell’altro,

e al posto dei cartellini

zeppi di numeracci

i nomi dei bambini

che non ebbero mai

un regalo di Natale,

e per loro ogni giorno all’altro è uguale,

e non è mai festa.

Perché se un bimbo resta senza niente,

anche un solo, piccolo

che piangere non si sente

e sta chissadove,

Natale è tutto sbagliato,

da rifare per bene,

come una divisione se non viene

la prova del nove.

144. Perché l’acqua dei fiumi è torbida?

Tutti i fiumi al mare vanno.

Incontrandosi, che si diranno?

- Vengo da Londra, mi chiamo Tamigi.

- Piacere, la Senna di Parigi.

- Dov’è il Tevere? – Sto qua!

- Attenti che arriva il Paranà…-

Il Reno e il Nilo, l’Indo e  il Giordano

Si fanno l’inchino e il baciamano;

il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro

salutano il Gange con un sussurro.

Il mare adesso rimescola l’onde,

il Colorado col Volga confonde,

cancella i nomi, ne fa un solo mare…

dove i delfini vanno a giocare.

145. Perché non sentiamo la terra girare?

C’è un’astronave che si chiama Terra,

nello spazio lanciata

per un lungo viaggio.

Noi siamo l’equipaggio,

ognuno è passeggero e capitano.

Andremo lontano

Se avremo coraggio.

146. Perché quando il gallo canta chiude gli occhi?

Canta il gallo: “chicchirichì!

E’ arrivato il nuovo dì!

E’ un giorno mai visto in passato

che prima d’oggi non c’è mai stato.

Fategli festa perché dura poco

un bel giorno come un bel gioco.

Questa sera partirà

nè mai arriverà.

147. Perché le Olimpiadi si chiamano così?

Quanto mi piace

questa guerra fatta di pace…

Ce ne vorrebbe una l’anno,

od anche un paio:

le Olimpiadi dell’acciaio,

del grano, del carbone…

Chissà quale nazione

vincerà

le Olimpiadi della felicità!

149. Perché l’ago punge?

Pronto, pronto, parla il cervello!

Qui parla la lingua. Che debbo dire?

Dì qualcosa di buono e di bello,

che rallegri chi sta a sentire…

se dici cose impertinenti

ti farò cadere dei denti…

150. Perché il disco suona?

Tanta gente che conosco

nella testa sai che ha?

Per cervello tiene un disco

che fa sempre: trallallà!

Quando s’alza la mattina

mette a posto la puntina.